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DOMENICO GUERELLO
Portofino (GE) 1891 - 1931
Seguì gli studi classici al Liceo Doria di Genova, frequentando successivamente la scuola superiore navale che abbandonò nel 1912, iscrivendosi all’Accademia Ligustica di Belle Arti a Genova, sotto la guida di Tullio Quinzio (dal 1915-1922 circa).
L’influenza del grande maestro si nota, particolarmente, tra il 1914 e il 1915 quando Guerello eseguì una serie di grandi disegni di nudo, mostrando una notevole sensibilità luministica.
Nel 1916 esordì alla Promotrice genovese, e partecipò alle Biennali di Venezia del 1922, 1924, 1926.Nel 1922 presenterà alla Promotrice Alera Flamman l’opera “Calma Argentea”, una delle sue più note.
Seguirono poi, numerose altre partecipazioni ad Esposizioni in altre città italiane: Monza, Roma, Milano. Gli anni dell’Accademia risultarono fondamentali per la formazione artistica di Domenico Guerello, come l’incontro con il pittore Alberto Helios Gagliardo, che lo avvicinerà al Divisionismo. Ciò verrà poi consolidato dall’incontro col pittore critico d’arte Paolo De Gaufridy, strenuo sostenitore del Previati, che esporrà a Genova nel 1915. (Nel 1906 aveva pubblicato i Principi scientifici del Divisionismo).
Altre fonti di ispirazione, per il Guerello, sono rappresentate dalla partecipazione alle Promotrici genovesi, dei più grandi pittori divisionisti: Nomellini Cominetti, Rubaldo Merello, Pelizza.
Non v’è, comunque, prova certa di rapporti diretti con i pittori sopraccitati, al contrario il rapporto col pittore Alberto Helios Gagliardo andrà sempre più consolidandosi per giungere a soluzioni stiIistiche, poetiche simboliche affini, almeno sino al 1920. Gli anni tra il 1915 e il 1926 saranno i più intensi nel percorso artistico del pittore.
Dal ‘20 diventò sempre più marcata la tendenza del Guerello ad isolarsi sul monte di Portofino, raffigurando nei suoi dipinti paesaggi e figure nel paesaggio, come simboli rappresentativi di stati d’animo.
Dal 1926 Guerello abbandonò in maniera definitiva il Divisionismo, per seguire, in qualche modo, l’influsso della metafisica (apprezzata attraverso l’opera di Felice Casorati, visto probabilmente alle Biennali di Venezia), pur senza abbandonare quella particolare luminosità dell’immagine che aveva caratterizzato, in precedenza, la sua opera.
GUERELLO DOMENCIO PITTORE LIGURE