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Adelina Zandrino
Genova 1893 - 1994
La sua formazione, nella fase iniziale, avviene sotto la guida dei pittori liguri Federico Maragliano e Giuseppe Pennasilico. Il suo esordio nel 1913, a Torino, nella Mostra Internazionale d’Arte Femminile.
La Zandrino dedica prevalentemente la sua attenzione alla figura, al paesaggio, al ritratto, alla natura morta.Sempre nel 1913 presenta una mostra personale a Rapallo, prima di lasciare l’Italia alla volta di Parigi.Qui approfondisce gli studi artistici ed assimila tendenze liberty e decò, disegnando anche costumi teatrali.
Dopo il 1915 rientra in Italia, avvicinandosi alle tematiche care al Novecento, in particolare la figura femminile ed il mondo che la circonda. Altrettanta sensibilità dimostra nell’esecuzione di ceramiche e terrecotte; eseguendo in prevalenza soggetti che raffigurano la maternità, tendenza ricorrente tra gli scultoridegli anni trenta (Venzano, Morera, Servettaz, ecc.).
Una terracotta della Zandrino, di questo soggetto, è conservata presso la Galleria d’Arte Moderna di Milano.Un nutrito gruppo di opere ceramiche fu esposto alla VII Triennale milanese ed alle tre edizioni della Biennale di Monza di arti decorative. Una sua opera, La chiocciola è attualmente conservata presso l’Associazione Dipendenti Comunali di Milano.
Nei suoi dipinti sempre in primo piano la figura della donna ed il suo ruolo primario nell’ambito della famiglia; interpretazioni intense, ricche di sentimento.Numerose le sue Personali a Milano, Roma, Buenos Aires, Hollywood, Genova dove, nel 1932, in una importante rassegna ha esposto più di settanta opere (comprese importanti ceramiche e terrecotte). riceve anche importanti altri riconoscimenti: Membro dell’Accademia dei Cinquecento, a Roma; Medaglia d’oro della Confederazione Italiana Professionisti Artisti; Medaglia d’argento alla VI Triennale di Milano; Premio del Museo Jeau de Paume, Parigi 1937; Premio “Mostra d’Arte Sociale”, Genova 1946, ecc.
Dopo l’esperienza novecentistica si avvicina a tematiche religiose legate al verismo e al naturalismo.Di rilievo le sue partecipazioni a mostre collettive: Le Quadriennali romane (1935,1939); le Biennali veneziane (1936,1942); le triennali Milanesi. In occasione del suo centesimo compleanno le è stata dedicata una importante mostra al Palazzo Ducale di Genova.Alcune opere della Zandrino si trovano in chiese e istituti religiosi. Pitture murali presso il Santuario N.S. del Monte, Genova; pale d’altare per le chiese di Nervi, Sestri Ponente, Rapallo, Quarto dei Mille, Poggio a Caiano (Firenze).Sue opere sono conservate nelle Gallerie di Arte Moderna di Milano, Roma e Savona; nel museo Jeau de Paume, Parigi; nelle Gallerie di Stato di Helsinki e di Tallin; in numerose collezioni private italiane e straniere: Cordoba, Montevideo, San Paolo, Londra, New York, Hollywood, San Francisco, Zurigo, Sydney, ecc.